Orbetello e Tokyo si incontrano per il gran finale di Orbetello Piano Festival Gran finale…
I virtuosi del pianoforte rivivono tra le dita di Albert Mamriev
I virtuosi del pianoforte rivivono tra le dita di Albert Mamriev al Casale della Giannella
Passeggiare per un sentiero in un’Oasi WWF in una calda serata di agosto e arrivare al Casale della Giannella, scoprire un pianoforte su un palcoscenico naturale e ascoltare in silenzio le evoluzioni musicali di un grande artista: questo è quanto può succedere a Orbetello Piano Festival!
Dalla proficua collaborazione del festival, impegnato sul versante della divulgazione della cultura pianistica e della valorizzazione delle risorse del territorio lagunare, e l’associazione che per vocazione svolge attività di tutela ambientale, anche quest’anno è nato un evento speciale, non solo per il luogo in cui si è svolto, ma per l’artista che ne è stato protagonista.
Il pianista Albert Mamriev ha portato sul palcoscenico di Orbetello Piano Festival un programma dedicato ai virtuosi del diciannovesimo secolo che sono divenuti leggenda, laddove per virtuosismo non si intende esclusivamente l’arditezza di scrittura musicale che costringe il pianista a una contesa quasi fisica, piuttosto una spiccata sensibilità che consente di esaltare la profondità espressività dello strumento pianoforte in tutte le sue accezioni.
I brani scelti da Mamriev hanno spaziato dalla musica di Franz Liszt a quella di Godowski, Wagner-Liszt, Moszkowsky, Alkan, Verdi-Thalberg, Rubinstein, in un caleidoscopico alternarsi di momenti di intensa potenza sonora, in cui l’artista ha potuto mettere in luce una tecnica impeccabile, ad altri spazi di delicato lirismo e rara intensità espressiva.
Passando dai fortissimo ai pianissimo con disinvoltura, con naturale capacità di rendere le sfumature di senso di ogni singolo brano, dall’apoteosi della dimensione orchestrale del pianoforte al concentrato raccoglimento del suo canto più intimo, Albert Mamriev ha regalato al pubblico di Orbetello Piano Festival un recital dalla struttura mobile e variata, concepito con una sapiente drammaturgia che riflette l’estrema versatilità di questo artista. La padronanza tecnica va di pari passo con una innata musicalità e con la capacità di modulare verso il territorio di una delicata espressione.
La sala nel bosco che ha ospitato questo concerto e che ha registrato sold out di pubblico, ha potuto godere della grande generosità dell’artista che ha suonato per circa due ore concedendo numerosi bis.
Paola Parri (Pianosolo.it)